Questo blog è dedicato a tutti i Triumphisti che, negli anni '90, incuriositi dalle novità della fabbrica di Hinckley, non esitarono ad acquistarne una, sapendo di avere una moto molto diversa dalle altre.
E' dedicato a tutti coloro che non vedevano l'ora di attaccarsi al proprio giubbotto una patch con un topo, a ricordo di un raduno RAT.
Si parla quindi di Triumph ormai fuori produzione, di quelle prodotte e vendute in pochi pezzi. Anni '90...

Ma questo blog non è esclusivamente mio. Voglio che sia anche di tutti voi, Triumphisti della prima ora. Questo blog può avere fino a 100 autori. Mandatemi una mail (kappapaolo@gmail.com) e, diventando autori, potrete raccontare a tutti i vostri sogni, le vostre moto e le vostre emozioni.

mercoledì 24 marzo 2010

Non mi sono ancora presentato...Pelle

Gli inglesi mi sono sempre stati sul culo; e dopo gli inglesi i milanesi ! Ma prima che qualcuno si risenta lasciatemi spiegare.
Al fine di rendere l'esatta misura dell' attrazione che provo per le Triumph anni 90 devo dilungarmi partendo da molto lontano nel tempo, e far capire quanto normalmente non sopporti tutto ciò che è inglese e milanese.
Non ho mai avuto contatti diretti con gli isolani d'oltremanica, per cui la mia avversione si rivolge a un immagine dell' inglesità che si è formata nella mia testa attraverso stereotipi e sfortunate esperienze.
Ai tempi delle elementari frequentavo una scuola allora sperimentale, ricca di attività extra programma fra le quali lo studio della lingua inglese.
La maestra , per altro una discreta gnocca , era una stronzissima madrelingua; era forse adeguata a insegnare in un istituto superiore, ma incapace di gestire la debole psiche di un bimbo di otto anni. Questa grandissima ... un maledetto giorno, mi riprese davanti a tutta la classe per quanto ero disordinato, facendomi dondolare in faccia il mio quaderno aperto che teneva per un angolo, mentre diceva con sdegno e raccapriccio:”questo schifo tu lo chiami quaderno”?!. Tale fatto, insignificante visto con gli occhi di adulto, fu per me bambino, tremendamente umiliante; le scatenai una guerra che non si sarebbe potuta neppure sognare; mi impuntai talmente da riuscire ad essere esonerato dalle lezioni di Inglese che erano facoltative. Teste di cazzo si nasce ...e io lo nacqui, modestamente ! Da quel giorno, qualunque delle molte diversità di cui gli inglesi amano fregiarsi per alimentare la loro supponenza è stata per me linfa del disprezzo che provo verso la presunzione di questo popolo.
Purtroppo ,ancora oggi, non biascico una parola di inglese!
Per quanto riguarda i “milanesi” il sentimento è atavico e radicato nell'essere ligure.
Provate voi a crescere in una cultura che vede i bauscia come quelli che alzano il prezzo della vita nel posto in cui sei nato fino a obbligarti a trasferirti altrove perchè lì non ti puoi più permettere di viverci. Anche se ciò non è vero , quando poi vieni a contatto con gli “invasori celti” che non perdono occasione di sottolineare che devi essere loro eternamente grato perchè ti mantengono con la ricchezza che da turisti portano, un pò di antipatia generalizzata a tutta la discendenza degli Insubri ti pervade.
Mettici poi che in quanto a spocchia e immodestia molti milanesi sono secondi solo agli inglesi, e il sentimento è bell'e servito. Quindi perdonatemi perchè non è tutta colpa mia !
(Sono certo che la maestra fosse inglese di madrelingua ...ma milanese di padre)
Tutto ciò l' ho raccontato per far capire quanto mi sia costato, orgoglione come sono, andare ad Arese e, con le orecchie basse chiedere di poter diventare concessionario Triumph.
Nessuno dei marchi apetibili era alla mia portata; l'unico, snobbato dai miei colleghi ma che dimostrava un grande potenziale, era , ironia della sorte, un marchio inglese importato da una società milanese!
Fù il bivio che mi fece abbandonare l' idealismo dell' adolescenza, intransigente verso i compromessi, per imboccare una strada che mi avrebbe portato a piegare il capo molte volte dopo quella prima.
Iil mio primo aproccio con “Le Triumph”non avenne quindi per un romantico innamoramento delle inglesi dalle curve sinuose ma talvolta un pò sgraziate e dalla personalità tanto unica da far sembrare tutte le altre, sciacquette! Fù un matrimonio d' interessi. Per assurdo ben presto arrivarono l' infatuazione e la passione, per un prodotto di quella terra che tanto disprezzo. Ero circondato dalle uniche moto capaci di emozionare, quando quasi tutti i concorrenti non ci riuscivano, tutt' al più cercavano d' impressionare attraverso l' esibizione di dati tecnici ogni giorno più esasperati.
Delle Triumph di allora ancora oggi non riesco a fare a meno; quando me ne capita per le mani, rifiuto l'idea di venderle a qualcuno che non le sappia apprezzare.
Le nuove nate sono perfette, più performanti e piacciono universalmente; tuttavia non riescono ad alimentare la mia passione come le vecchie e goffe, fuori produzione.
Così, di quest' ultime ne sto raccogliendo alcune che ho la fortuna di ritirare a prezzi modici, in alcuni casi perchè troppo costoso per il proprietario rimetterle in sesto dopo averle a lungo trascurate, in altri da clienti che non si fanno scrupolo a rimpiazzarle con nuovi sterili modelli. Insomma quasi una missione: salvare vecchie glorie da un destino indegno. Ne avessi una utilizzabile!... sono tutte smontate e oggetto di cure per essere riportate allo stato originale, ma riesco a lavorarci solo nei ritagli di tempo...che ovviamente non sò cosa siano!

Fin' ora possiedo:

una bonnie 790 tanto pesantemente incidentata da averle dovuto amputare molti pezzi e trapiantarne altrettanti da altre moto, seguendo a tale punto l'idea di farne una vera off road.
Un TB Sport 2001 maltrattato dal precedente proprietario nell' estetica e nella meccanica fino a fonderne bielle e albero; sarà un lungo restauro ma voglio riportarla all' originale splendore.
Una Speed T301; questa poverina non ha mai visto un box e ha sempre dormito sotto le stelle, l'acqua, la neve, il sole l'acqua, la neve, il sole, l'acqua ,la neve, il sole!! Le hanno storto il telaietto rotto le plastiche, ammaccato il serbatoio...insomma ha subito le peggio sevizie. Pure questa la riporto allo stato originale.
Ho anche una Speed 955 delle ultime, l'unica fra tutte perfetta e funzionante! Non è di quelle che mi emozionano ma, sempre che qualcuno nel frattempo non me la paghi la spudorata cifra che sto chiedendo per evitare di venderla, sarà insieme al T301 il punto di partenza della raccolta di tutti i modelli Speed che piano piano voglio fare.

7 commenti:

  1. Effettivamente era giunto il momento di presentarti!

    E bravo Pelle, il Salvatore delle Fuoriproduzione! ;-)

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  2. Quando ti scegli una causa te la scegli davvero persa ...auguri per i lavori di recupero ;-)

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  3. ogni triumphista sogna un concessionario come te....a presto Slow

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  4. bel racconto! E'stato un piacere leggerlo. Ciao

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  5. bella storia PELLE ....e onorevole missione.

    ma qual'è la tua concessionaria ???
    se l'hai scritto mi è sfuggito.

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  6. ...non l'ho scritto e non credo sia il caso di farlo...ma non è un segreto!

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  7. Nel caso mi avanzassero i soldi ANCHE per una Triumph... ti faccio sicuramente un fischio! :-)

    Però alla quarta moto diventerebbe anche un problema di spazio! :-))

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